Killswitch Engage – As Daylight Dies

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Quarta fatica in studio per i Killswitch Engage: se il metal moderno vi ha stufato, se odiate il metalcore poiché troppo ripetitivo, moscio, emo, banale, trito e ritrito smettete di leggere qui.
Che poi le critiche sono accettabilissime: i Killswitch Engage fanno lo stesso disco da sempre, rifinendo e ammorbidendo leggermente il proprio suono con il passare del tempo. Riff svedesi al cento per cento, rallentamenti, stacchi ultra-mosh, ritornelli zuccherosi e testi da metallaro alla moda e depresso per amore; formula abusatissima da qualche anno a questa parte, sì, però in fondo se la sono inventata loro, quindi un minimo di rispetto lo meritano. E poi dal vivo hanno un’energia incredibile, e il loro songwriting è una spanna sopra a tutti i loro compagni di nicchia, pur restando ancorati a certe strutture e aperture melodiche riescono comunque a metterci sempre quel qualcosa “in più” che rende l’ascolto piacevole e accattivante. In questo ‘As Daylight Dies’ le tracce più metal e tirate sono quelle che rendono meno, forse colpa della produzione forse della normale ripetitività nelle soluzioni, mentre il livello del disco è tenuto alto da pezzi quali “The Arms of Sorrow” tutta cantata in pulito, “My Curse” e “For You” coppia centrale solidissima colonna portante del disco, “This Is Absolution”, indubbiamente il pezzo più bello di tutto questo ‘As Daylight Dies’.
Certo la voce di Jesse Leach un po’ ci manca, ma l’Howard Jones che già dal disco precedente aveva dimostrato di saperci fare è sempre in perfetta forma, costantemente affiancato dall’altrettanto notevole Adam Dutkiewicz alle backing vocals. Volete ballatone metal easy listening di gran classe? A voi!