Pest Sound – 76 Kilos Laughing

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Ascoltare il disco dei Pest Sound è come prendere un dolce dall’aspetto invitante, metterselo in bocca pregustandone il sapore, e scoprire che è di plastica.
Il quartetto capitanato da Neil Ovey infatti suona benissimo mostrando ottimi spunti e la voce del suo leader risulta sempre affascinante, ma il disco non brilla: è freddo, poco intenso, tanto che anche le sferzate più interessanti, quelle più nevrotiche ed alienanti, sembrano studiate a tavolino perdendo quindi il loro valore espressivo.
Anche la produzione di Steve Albini serve a poco, se non a rendere perfette le sonorità che vanno a comporre un affresco senza mordente, incapace di trascinarmi.
Nonostante questo bisogna riconoscere che questo ’76 kilos laughing’, pur non entusiasmandomi, mostra le potenzialità tecniche di un gruppo che potrebbe arrivare a comporre ottime cose in futuro, perdendo magari le fin troppo marcate influenze, liberando la creatività e la personalità e riuscendo quindi a conquistare con le loro composizioni isteriche qualsiasi ascoltatore.