Grails – Burning Off Impurities

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Ascoltando il nuovo lavoro dei Grails possiamo considerare il vecchio ‘Black Tar Prophecies’ come un week-end di prova, una gradevolissima anticipazione in vista di questo trasferimento definitivo della band in Asia centrale senza rinunciare comunque alle proprie radici.
‘Burinig Off Impurities’ è un flusso continuo di note, una valanga sonora capace di coniugare perfettamente il post-rock alle sonorità che dalle rive del Gange arrivano fino ai picchi dell’Himalaya: il risultato è da lasciare a bocca aperta.
Otto tracce di rara bellezza (con il picco creativo di “Silk rd”, estasiante nei suoi crescendo), perfetta dimostrazione di una creatività esplosa nel giro di un anno e di un’unicità espressiva che pochi gruppi possono vantare. Un tornado psichedelico che riesce a catturare totalmente l’anima dell’ascoltatore. La forza dirompente di ‘Burinig Off Impurities’ sta nella vitalità che i Grails sono riusciti a dare alla loro entusiasmante rivoluzione musicale, alla totale assenza di tempi morti all’interno del disco, all’energia tutta nuova delle intuizioni che rendevano già fenomenale l’album precedente.
Sicuramente quella dei Grails è una delle proposte più interessanti e travolgenti del post-rock attuale, un connubio perfettamente riuscito tra musica occidentale moderna e tradizione orientale il cui risultato difficilmente lascia indifferenti.