Bachi Da Pietra – Non Io

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Non è un ascolto facile il nuovo disco dei Bachi Da Pietra, più che altro se si cerca di coglierne le particolarità, quelle piccole cose, magari anche il piccolo accenno diverso di chitarra, che lo rendono speciale. Succede così che finita una canzone il mio riflesso immediato è quello di rimetterla dall’inizio, sembra sempre che ci sia qualcosa in sospeso non tanto nella struttura del brano quanto nell’intimo dialogo tra il duo e l’ascoltatore. Questo rende l’ascolto di ‘Non Io’ longevo, estasiante nell’impegno che richiede.
Restano rispetto al disco precedente i toni viscerali, la forte iniezione di emotività a cui sono sottoposte le canzoni, sempre in bilico tra il cantautorato e il blues, ma rimanendo pur sempre legate nelle sonorità al mondo di cui fan parte i Bachi Da Pietra, quel panorama che vede in Bruno Dorella e Giovanni Succi due delle sue menti più creative. Le note di chitarra e i tocchi di batteria sono perfetti per accompagnare senza mai essere invadenti le parole di Succi, parole sussurrate che anche quando sono rabbiose non hanno bisogno di essere urlate.
Un ritorno in grande stile con un disco a dir poco splendido, un album che per l’esplosione che contiene più che richiedere un ascolto approfondito lo impone, lasciando un gusto unico all’ascoltatore il quale non può che sorridere nell’immergersi nelle nere acque preparate per lui dai Bachi Da Pietra.