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Il duo composto da Eric Boros e Marylise Francheville prende il rock e lo fa volteggiare in aria nella maniera dei migliori giocolieri, chitarra batteria e voci che vanno a prendere l’ascoltatore di soppiatto, con attacchi improvvisi alle spalle realizzando prese da cui non è per niente facile liberarsi.
La musica dei Vialka è sempre in fiamme, sia che si muova nel rock più classico sia che vada verso territori folk arrivando anche a un’inaspettata giga (la sorprendente “Menestrels”, probabilmente il brano più particolare e allo stesso più convincente del disco). Il bello di questo disco sta quindi nella totale imprevedibilità che lo caratterizza, rendendolo un ascolto sempre fresco e vitale.
Il duo costruisce brani dai continui cambiamenti, capaci di arrivare a soluzioni splendide quanto improvvise e inattese.
Una nota positiva la meritano anche i disegni e la grafica del digipack, pur essendo privo di booklet questo cd è anche un bellissimo oggetto.
‘Plus vite que la musique’ risulta quindi un lavoro pienamente ben riuscito nella sue alluvionale intraprendenza e nonostante la registrazione non sia proprio precisissima, un rock obliquo e senza freni che non riesce proprio a fare a meno di divertire e spiazzare per tutte le otto incarnazioni di questo disco.
