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Bellezza rara quella del nuovo lavoro degli americani Rollerball, capaci con questa ennesima prova di dare ai loro ascoltatori canzoni pop tanto fresche e orecchiabili quanto trasversali e uniche nella loro versatilità artistica. Sono proprio le melodie a colpire subito in ‘Ahura’: il quartetto di Portland riesce infatti a costruire brani scorrevoli, veloci e trascinanti grazie alla particolare e briosa fantasia degli arpeggi di piano, ai ritmi implacabili e alle splendide linee melodiche seguite dalla voce di Mae Starr.
I Rollerball riescono a comporre un album frizzante senza rinunciare a nessuna delle componenti della loro musica: c’è il jazz dei fiati, le incursioni psichedeliche, i momenti di riflessione, la grinta e la tecnica. La cosa impressionante è come tutti questi fattori siano al servizio di canzoni sempre più accessibili e gradevoli per l’ascoltatore. ‘Ahura’ è quindi l’ennesima ottima prova per questa band americana, un gruppo non tanto sottovalutato (gli appassionati sanno dare il giusto peso alla loro musica) quanto fin troppo spesso e colpevolmente ignorato dal pubblico dei grandi nomi, irriducibile nella voglia di creare ed eseguire splendide canzoni di elevata caratura artistica anche dopo più di dieci anni di attività.