Abe Vigoda – Skeleton

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Giunti al terzo disco in tre anni, gli Abe Vigoda vanno a suggellare quanto di buono si scorse già nelle composizioni precedenti. Apparentemente avulsi da una coerenza formale e da un tessuto contenutisco coeso, il quartetto californiano riesce a scalfire e a smussare angoli che ancora non permettevano alla band di esprimere in toto il potenziale “pop” presente elettivamente all’ interno della vena compositiva. Si parla sempre di un punk freakettone, con sbandamenti esotici (Dead City/waste Wilderness, Animal Ghosts) e accondiscendente verso territori artsy/naif ( la stupenda Cranes, Endless Sleeper), ma con una consapevolezza di fondo che dona al gruppo molto più che un semplice attestato: questi ragazzi sono riusciti a creare dalla loro indole schizofrenica un’idea di musica davvero concreta, suggestiva e potente, capace di riuscire a non essere mai banale o retorica. In un panorama dove il verdoniano “famolo strano” è il motto ma purtroppo non sempre valore aggiunto, gli Abe Vigoda pongono una firma molto importante. Daje rigà!