Bachi Da Pietra – Tarlo Terzo

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Risulta abbastanza facile amare le canzoni dei Bachi Da Pietra, a cambiare possono essere però i motivi di questo affetto musicale. Per quanto mi riguarda, il duo composto da Bruno Dorella e Giovanni Succi va a toccarmi principalmente per il sapore che riesce a darmi la loro musica, l’aspra sensazione antica della terra sulle labbra unita all’asfalto delle strade, a quei granuli neri che si staccano ai bordi delle carreggiate nuove.
Con questo terzo disco i Bachi Da Pietra, quasi inutile dirlo, vanno nuovamente a colpire e centrare il bersaglio, e lo fanno con il solito ormai inconfondibile stile segnato da blues lancinanti e viscerali, tanto essenziali quanto saturi nella loro composizione, accompagnati alle parole di Succi che sembrano sfuggire a forza da denti chiusi.
Rispetto ai dischi precedenti però è evidente un intensificarsi del ritmo dei brani che si fanno più rapidi e allo stesso tempo più tesi, i battiti della batteria di Dorella si fanno più trascinanti e se possibile ancora più coinvolgenti, come risulta evidente dall’ascolto di brani come I suoi brillanti anni ’80, nel suo racconto di una Genova per noi livida e tondelliana, o nella amara e politica FBD (fosforo bianco democratico) così come nel placido dondolare della splendida Dal nulla nel nulla.
‘Tarlo Terzo’ si rivela quindi l’ennesima ottima prova per i Bachi, un altro entusiasmante passaggio fatto di musica dal livello altissimo a cui si accompagnano testi di una bellezza rara per la discografia attuale. Se c’è un disco italiano da ascoltare assolutamente quest’anno indico senza alcun dubbio questo.