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Caso è un ragazzo di Bergamo che con la sua chitarra, la sua voce e un paio di amici (tra cui anche Daniele Suardi de Il garage ermetico e Riccardo Zamboni, autore qualche tempo fa di recensioni e articoli proprio su Rocklab) a dargli una mano riesce in una cosa non facile: parlare di se e di ciò che lo circonda.
L’ho conosciuto qualche mese fa a un private show genovese in cui suonava insieme agli americani Ghost mice, e proprio come gli americani anche se in una maniera diversa riesce a fare musica acustica mantenendo una certa componente punk, ben rintracciabile prima ancora che nei testi nel modo in cui questi vengono cantati, senza tanti fronzoli o problemi di sorta, riuscendo ad avere una piacevole leggerezza quasi pop nelle linee melodiche ma con una urgenza d’espressione e una incisività sempre più rara tra chi decide di suonare la sua musica in questo modo.
Le canzoni di Caso, alzando raramente la voce, senza tanta necessità di citazionismo o figure d’effetto riescono a colpire l’ascoltatore con semplicità, raccontando storie personali come una rivoluzione in vespa armati di uova o le impressioni di un tratto d’autostrada pieno di ricordi percorso in macchina. Nonostante alcuni aspetti di queste “Dieci tracce” siano ancora un po’ acerbi non si può negare il piacere dell’ascolto, la freschezza di molti passaggi e l’orecchiabilità di certe melodie.
Dieci tracce, dieci immagini che restano ben impresse, dieci lucidi racconti, dieci presupposti da cui potrebbe partire qualcosa di veramente gradevole e interessante.
http://www.myspace.com/casosidistrae