Il ritorno dei Soundgarden

La scelta del videoclip a cartoni animati diretto da Brendon Small dei Metalocalypse (uellapeppa) può suggerire due differenti interpretazioni: a) i Soundgarden sono tornati ma devono nascondere la faccia o b) i Soundgarden sono tornati e sono le caricature di se stessi. Quale che sia la vostra scuola di pensiero a riguardo, la notizia è una soltanto: l’ultima formazione dei nineties che mancava all’appello dei riformati, i Soundgarden, sono tornati. E se qualche anno fa ci avessero chiesto di indovinare così, su due piedi, come sarebbe suonato un immaginario e – per allora -inimmaginabile  singolo di (ri)lancio, è probabile che il meno ottimista fra noi avrebbe cominciato a canticchiare qualcosa di moolto vicino a Black Rain. Titolo metereopsichedelico (prima il sole, ora la pioggia), avvitamenti sulla chitarra e flessioni alle corde vocali, non uno straccio di melodia all’orizzonte per la durata di quattro minuti.

A gravare ulteriormente su un sound già abbastanza “peso” di suo, ci si mette anche un bel carico di roba da dimostrare: a Kim Thayl l’arduo compito di mostrarsi vivo e vegeto, malgrado le apparenze, a Chris Cornell quello di disfarsi in un colpo solo di tutte le vite passate. E mica è facile risfoderare i muscoli per dimostrare di non essere più quello che l’anno scorso breakkava con Timbaland perché doveva dimostrare di non essere più quello che l’anno prima faceva il ganzo negli Audioslave perché doveva dimostrare di non essere più “solo” il frontman dei Soundgarden…Ora che il cerchio gli si chiude letteralmente intorno, Black Rain andrà a fare da valore aggiunto alla megaraccolta di rito: demo, bonus outtakes che fanno da corredo al doppio cd antologico Telephantasm (A&M records), disponibile in diverse versioni più o meno deluxe. Ma lo scellerato trucchetto dell’inedito in coda al materiale già pubblicato (e tratto per lo più dai masterpieces Superunknown e Badmotorfinger) fa sempre il solito effetto: le cose di vent’anni fa sembrano incise l’altro ieri e le cose incise l’altroieri suonano già vecchie.