Julia Kent – Character

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Dopo le suggestioni aeroportuali racchiuse tra arrivi e partenze di Delay (2007) e l’esperienza dicotomica dell’incontro/scontro tra natura e contesto urbano di Green And Grey (2011), con Character Julia Kent decide di perlustrare i personaggi dell’anima percorrendo paesaggi intimi e solitari nella finzione narrativa di un violoncello pennellato di multi-layering, campionamenti elettronici, field recordings e attimi di quotidiana vita umana, tra strofinii di fiammiferi, bicchieri di vetro e una penna che lambisce un foglio di carta.

Pur non abbandonando mai il suo stile minimale e dal piglio raffinato sempre a metà strada tra il moderno e il classico, rispetto ai precedenti lavori Character acquisisce maggiore forza e maturità compositiva e un’eleganza di scrittura personale e fortemente emozionale, anche grazie alle sfumature interiori che permeano l’intero album. L’emozione più nascosta e introversa dell’Io trova così una dimensione introspettiva ed evocativa attraverso aperture più marcatamente ariose e pennellate di oscurità ritmica, in balia di analogico e digitale, tenebre a più dimensioni (Ebb) e paesaggi malinconici sterminati (Transportation), evanescenze nascoste (Flicker), sensazioni sontuose, magnetiche e struggenti (Tourbillon), inquietudini ambientali (Kingdom) e onirismi sonori (Nina and Oscar).

In Character creazione e sperimentazione stimolano la percezione più fluida e la massima libertà espressiva restituendo una geografia interiore intensa, affascinante e trascendente capace di spingersi oltre i confini della ciclicità stessa della vita nella penombra dei fantasmi interiori.

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