Teho Teardo & Blixa Bargeld – Still Smiling

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“Ingiuria, una sequenza utile per imprecare”: archetipi sull’offesa alla parola di Dio, all’onore, all’idea che ognuno ha di sé. Già nel 2009 per “Lanciare sassi con la glottide” – Le parole di Chiara Guidi, ideatrice del progetto Ndr– i due conversero sullo spettacolo teatrale a firma Societas Raffaello Sanzio, manifestando immediatamente quella comunione d’intenti che di lì a breve culminò con un pezzo per la colonna sonora de: “ Una Vita Tranquilla” – Di Claudio Cappellini, 2010 -. L’approccio “Do it yourself”, quasi “Punk” di Teardo è unico: quel voler musicare il cinema ponendo il suono come vero punto di partenza a discapito della pellicola la dice lunga su cosa possa aver fatto propendere il navigato Blixa verso la soluzione Italiana. Poi ci sono i ricordi di Teho, d’improvvisate conoscenze teutoniche scritte verso donne al di là delle alpi, servendosi del gatefold di Haus Der Luege – Einstuerzende Neubauten – e della traduzione testi Inglese/Tedesco posta all’interno come vocabolario; insomma è stato un ritrovarsi.

Due anni di gestazione, Berlino e Roma, Inglese Tedesco e Italiano, ma soprattutto l’uso di un linguaggio che vede il violoncello alter ego chitarristico. “L’accento quello no, non sene va” ripete Blixa nell’opener “Mi scusi”, ponendo in primo piano nuovamente il linguaggio, ancora una volta ironicamente; La stupenda “Come up and see me” medita sulla dipendenza da tubo catodico, “Axolotl” funge da metafora animale della vita umana in cattività, mentre a metà lavoro compare perfino una cover morbidissima di “Alone With The Moon” dei The Tiger Lilies. Tutto coeso, notturno, debitore tanto dei Bad Seeds quanto delle pièce teatrali, sensazionale.

[schema type=”review” name=”Teho Teardo & Blixa Bargeld – Still Smiling” author=”Alessandro Rossi” user_review=”5″ min_review=”1″ max_review=”5″ ]