Leo Ortolani per gli appassionati di fumetti non ha bisogno di presentazioni. Classe 67 padre del grandissimo Rat-Man, sarcastico e improbabile super-eroe roditore, ma anche disegnatore e autore di molte altre collane, non vi stiamo qui a fare la lista dei lavori e dei primi ricevuti in vent’anni di carriera, per quello c’è wikipedia.
Approda in questi giorni al centesimo numero di Rat-Man (16 gennaio), vi segnaliamo l’anteprima e la presentazione l’11 gennaio a Parma (Sala dei Concerti di Casa della Musica) durante il Rat-Con raduno dei fan di Rat-Man dove ci sarà anche con una mostra che ripercorrerà la storia delle copertine del super-anti-eroe. Per chi non potesse andare l’evento sarà trasmesso in streaming nelle fumetterie che hanno aderito al Rat-Con.
Per noi di Rocklab.it, Leo ha stilato una 10cd speciale, con tutte colonne sonore che lo accompagnano durante il suo lavoro, una vera chicca per tutti i suoi fan e per voi. Non so voi, io vado a ritirare fuori il dvd del Padrino….
MAN OF STEEL, di Zimmer
Mi ha aiutato a focalizzare la storia di Rat-Man 100, mica perché ci sia un supereroe, anzi. C’è solo, un solissimo uomo. Come Superman, ma senza alcun potere, se escludiamo il potere del perditempo.
Sonorità accennate e ripetute, certo. Ma a me, se una sonorità piace, piace anche che venga ripetuta, così non mi stanco mai di ascoltarlo. Con buona pace dei detrattori di Zimmer.
THE HOBBIT, di Howard Shore
che è più corposo di Zimmer, e riesce sempre a trovare quel motivo che fa da colonna portante al film. In questo caso è la canzone dei nani, mica EHI-OH! EHI-HO!, niente facili battute, si tratta del tema di “Misty Mountains”.
Con questa mi cullo nel retrocervelletto l’idea di una futura parodia. Ma prima devo vedere come mi organizza tutti e tre i film.
THE GODFATHER part III, con il tema di Nino Rota e le musiche dell’opera
Forse il meno potente dei tre, ma pur sempre evocativo. Quando non so decidermi cosa mettere sul piatto, con questo non sbaglio mai.
THE EXPENDABLES 2 di Brian Tayler
Riprende con più brio e con un fare , se possibile, ancora più cazzuto (si può dire?), i temi della precedente colonna sonora. Per darsi la carica, ma non per mettersi a pensare, perché non ci riesci.
BULLET TO THE HEAD di Steve Mazzaro
se la carica non basta. Un blues tiratissimo, che poi esci per strada e fermi le auto con un’occhiataccia. La stessa che ti lanciano gli infermnieri dell’ambulanza, quando le auto non si fermano, perchè anche chi guida sta ascoltando BULLET TO THE HEAD.
WILLOW di James Horner
La sana, buona, vecchia scuola di colonne sonore, quella che non ti tradisce mai, che ha dentro tutto. temi, sonorità, corposità, esaltazione ed epicità. Quello che non trovo nelle ultime colonne sonore del Batman di Nolan. Le ascolto, ma non le distinguo, perchè poi mi dimentico di ascoltarle. Mi accorgo che ci sono quando ci va giù di tamburi, ma poi…
SANDOKAN di Guido e Maurizio De Angelis
Non te lo aspettavi, eh? E invece…Perché io ritorno là, a Mompracem, quando avevo nove anni, e SWEET LADY BLUE è in omaggio a Marianna, che credo ci fece innamorare un po’ tutti, noi tigrotti.
INVICTUS, di Kyle Eastwood e Michael Stevens
Inaspettata. Di quelle colonne sonore che compri e che speri siano belle, perchè sennò hai buttato via venti euro. E invece è bellissima, con le sonorità tribali e il ricordo di un buon film di Eastwood.
L’ULTIMO BACIO, con le musiche di Paolo Buonvino
Anche una colonna sonora varia come questa, a volte mi è utile a far viaggiare la mente verso direzioni inaspettate. Che poi è sempre quello di cui sono in cerca. Ma non semrpe, intendiamoci. Preferisco sempre colonne sonore “pure”, più evocative, a queste miscellanee. In questo caso, il mix, er quello che mi riguarda, è riuscito.
HOME ALONE di John Williams
Ne ho scritte, di storie, con questa colonna sonora! Adesso l’ascolto meno che in passato, ma le sue musiche natalizie, gentili, sono fate apposta per un mood più sottile, più tenero o disperato, al contempo. Perché a Natale, che è solo, è più solo, si dice. Ecco, con HOME ALONE ho scritto la storia più sola di Rat-Man. Quella dove lotta per la sua dignità in un’arena, dove tutti i supereroi vengono, per perdere la propria.
Adesso che ho passato il numero cento, e che le storie prendono una piega poco felice per Rat-Man, non ho ancora scelto una colonna sonora che mi accompagni nella scrittura. Forse uscirò a cercare qualcosa di nuovo.