Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
17 luglio 2015 | Bb (Xl Rec.) | ratatatmusic.com | ![]() |
Che al duo newyorkese non interessasse avere un’etichetta sulle loro produzioni lo si era compreso dall’inizio della loro carriera. Se i capitoli precedenti – Ratatat (2004, disco omonimo di debutto), Classics (2006) e i due LP successivi (LP3 ed LP4) -, lasciarono qualche dubbio a riguardo, Magnifique nasce per marcare ulteriormente quella propensione verso una “sana” garage music – intesa più come ubicazione di concepimento che come genere.
La sensazione è che, alla loro trasversalità nell’utilizzo di sonorità ricercate e all’apparenza quasi incompatibili, non vi si concilino aspetti innovativi rispetto ai lavori precedenti. Sono poche le tracce che davvero svettano sul contesto; è il caso di “Nightclub Amnesia” e delle più sponsorizzate via social “Cream on Chrome” e “Abrasive“, su cui Mike Stroud ed Evan Mast riversano probabilmente gran parte della verve adibita per l’intero disco. Potenza che si perde in ridondanti atmosfere esotiche che, seppur magnificamente inscenate strumentalmente, non lasciano l’impronta. “Countach” e “Cold Fingers” sembrano una variante alle monotone: “Magnifique“, “Supreme“, “Rome” e “I Will Return” in cui i nostri cadono ad intermittenza.
Il presentimento è che l’album rappresenti il classico omaggio a quei padri – segnatamente Daft Punk e Aphex Twin – rei d’aver innovato in campo elettronico. Con la percezione che di certo non sarà un disco ricordato negli anni.