2 nuovi brani per Robert Smith e i suoi The Cure

L’attesa è stata lunga, lunghissima, per non dire snervante. Ma alla fine Robert Smith ce l’ha fatta. Ieri sera, infatti, in quel di New Orleans, sono stati suonati due nuovi brani dei The Cure, che molto probabilmente andranno a confluire nel prossimo album della band, inizialmente intitolato “4:13 Scream”, per fare il paio con l’ultimo “4:13 Dream”, uscito nel lontano 2008. Ma adesso non si sa. Staremo a vedere. Il prima possibile, si spera.

I due brani, uno più dark, con la tipica introduzione strumentale, vero e proprio trademark della band, e l’altro invece più arioso, a metà fra “The Perfect Boy” e “Sirensong”, si intitolano “It can never be the same” e “Step into the light” (un omaggio forse all’amata/odiata Siouxsie Sioux e al suo brano “Into the light”?). Al momento, però, si tratta di titoli provvisori. Ma i pezzi promettono bene. Specie il primo, che rievoca capolavori come “Want” o la stessa “Bloodflowers”.

 

Poi, per gli amanti della band, c’è un ulteriore sorpresa. Oltre infatti ad “All I Want”, dall’album “Kiss me kiss me kiss me” del 1987, è stata anche riesumata la splendida “A Letter to Elise”, tratta da “Wish” del 1992, che non veniva suonata dal vivo da molto, moltissimo tempo.