E così è andata anche la seconda serata della nuova edizione dell’Eco Sound Fest, nel cuore di Caprarola (VT), tra musica, divertimento, sorrisi e bella gente.
Ad aprire i Namusa, rock band romana, seguita dai Beer Brodaz, anche loro targati Roma, che con il loro rock hanno riscaldato subito il pubblico presente, numeroso anche per questo sabato.
L’atmosfera si è fatta poi più intensa con la performance dei Bamboo e i loro suoni ricercati, frutto di strumenti extra-musicali del tutto lontani da quelli tradizionali, oggetti comuni della vita di ogni giorno: cartelli stradali, pentole, trapani, tubi e anche giocattoli da bambino. Un tuffo nella musica sperimentale che lascia a bocca aperta per la sua realizzazione.
E’ stata poi la volta del gruppo headliner, nella sua primissima uscita proprio sul palco di Eco Sound ed è stato subito delirio: L’Indièfinito, progetto musicale nato dall’idea – folle ma, ora possiamo dirlo, ben riuscita – di Simone Bravi, batterista dei Kusto. Sul palco con lui Luca Amendola, bassista di Alex Britti, Dario Canal, frontman degli Etruschi from Lakota, Cyborg 0, chitarrista dei Cyborgs, Valerio Roscioni, tastierista dei Joe Victor. Special guest Giancane, in una sua manifestazione letteralmente 2D, e in chiusura anche due coriste d’eccezione. Quasi due ore di rock vero, con un repertorio fatto di cover dei gruppi di appartenenza, ma non solo, e una sintonia impossibile non percepire, di fronte a un pubblico entusiasta.
