Generi: Cantautori italiani, classic rock, combat rock, folk , punk, reggae.
Gruppi: De Gregori, Guccini, De Andrè, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Daniele Silvestri, Pogues, The Clash, Ben Harper, Bandabardò, Ska-P, Manu Chao, Mannarino, Capossela, Michael Franti, U2, Neil Young, Modena City Ramblers, Rino Gaetano, Le Luci della Centrale Elettrica, Battiato, Ani Di Franco, Dave Matthews, Rage Against The Machine, Green Day, Tom Waits, Wilco, Paolo Nutini, Ray LaMontagne, Pearl Jam, Easy Star All-Stars, Bob Marlay, Pearl Jam
Consumo Musica: Qui la musica è legata a doppio filo alle passioni civili e politiche. Tutto quello che smuove collettivamente gli animi, anche se fosse in una pantomima della rivoluzione, è ok. Infatti una delle caratteristiche di questa fruizione è l’assoluta mancanza di ricerca. Generalmente ci si fa bastare quello che passa per radio e per tv, più che sufficiente a mettere sotto scacco il capitalismo (che pure glieli sta facendo conoscere e li ha quindi accettati). Terzomondisti indefessi amano ciò che suona loro esotico. Odiano il pop plasticoso, l’elettronica e pure il rap, chissà perché. Non sempre questo pathos politico è esplicito. Spesso è solo evocazione di un mondo migliore e diverso, cui aspirare. La famosa utopia che ci muove verso il meglio. Altrimenti detti anche “Invicta” presenziano ai concerti in tenuta da battaglia, pronti a condividere rabbia e sdegno e a guardarsi l’un l’altro per dirsi che tutto è possibile. Poco download ed esclusivamente illegale. Vinile e cd si dividono la torta, piuttosto piccola.
Hipsterometro: 15%
Cinema: La Corazzata Potemkin, Ken Loach, I Diari della Motocicletta, Nanni Moretti, Michael Moore, I Love Radio Rock, Novecento, Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto,
Lifestyle: Completamente anacronistico. Questo è l’effetto che fa il vedere come si vestono e ascoltarli parlare. Ma c’è una ragione. Profeti de “il meglio è finito”, l’umanità sta tracollando per colpa dell’uomo avido accumulatore. In realtà sono in molti a pensare che non hanno tutti i torti, ma al loro contrario pensano che se l’umanità è destinata alla dannazione tanto vale divertirsi! Che poi non è che non si divertano, anzi. È che bruciano di sdegno, e questo avvelena molti loro atteggiamenti. Appaiono scorbutici, ma in realtà sono capaci di sfoderare notevoli doti seduttive. Non foss’altro per farti sentire in colpa. Purtroppo però non possono fare a meno di credere in un mondo migliore. Vengono quasi sempre da origini benestanti se non di più. Incuranti delle contraddizioni si armano della corazza della coerenza che gli permette, ad esempio, di ascoltare musica che altri considerano morta da tempo. In vacanza comunque vanno in Palestina, in Pakistan o a Cuba.