Joplin Janis – The Essential

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Ormai le raccolte di Janis non si contano più, negli ultimi 10 anni ne sono uscite una decina circa fra semplici greatest hits e raccolte live e sinceramente non tutte di valore. Questo doppio cd invece è un’opera molto ben fatta: Innanzi tutto il fatto stesso che sia un doppio permette a chi si accosta per la prima volta alla magica ugola di Janis di apprezzare tutte le sfumature della sua musica, poi contiene 2 inediti; O meglio 2 versioni inedite di brani live tratti dal festival di Woodstock. I Brani in questione sono “To Love Somebody” e “Kozmic Blues” entrambi estratti dal primo album della Joplin quel “I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again Mama!” che nel lontano 1969 diede un grosso scossone al mondo del rock presentando un minuta ragazzina bianca con la voce di una possente cantante nera. I due pezzi in questione rappresentano molto bene la Janis degli esordi e l’atmosfera del mitico festival del ’69.
Per quanto riguardo il resto del disco devo dire che la scelta è azzeccatissima; In questa doppia raccolta c’è per intero l’album Pearl (il più famoso di JJ) a cui si aggiungono una manciata di brani live tratti da esibizioni entrate nella leggenda come quelle di Monterey del ’67 (quando la nostra era ancora sconosciuta al grande pubblico) o la sua esibizione al Ed Sullivan Show del ’68. E’ presente inoltre una versione remix di “Mercedes Benz” che personalmente trovo interessante ma inferiore di molto all’originale, in questo caso avrei preferito la versione originale ma sono dettagli.
Trovo in sostanza giusta la scelta fatta dalla casa discografica: La qualità dell’audio è ottima visto che i brani sono stati tutti rimasterizzati e la scelta di includere molte tracce live toglie il sapore di mera operazione commerciale che di solito queste raccolte hanno. Come ho gia detto questo è un ottimo modo per conoscere la grandezza di quella che personalmente reputo la più grande voce femminile che il rock abbia mai avuto, a distanza di tanti anni dalla sua prematura morte la voce di Janis Joplin sa ancora toccare le corde dell’anima aumentando il rimpianto per quello che avrebbe potuto regalarci se la morte non se la fosse portata via a soli 27 anni.