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Quella formata da Buddy Guy e Junior Wells è stata una delle coppie più longeve e produttive di tutta la storia del blues. Provenienti entrambi dalla band di Muddy Waters, i due nel corso degli anni hanno dato alle stampe molti grandi dischi sia acustici che elettrici. Buddy Guy è uno dei chitarristi blues più influenti e importanti della scena di Chicago mentre Junior Wells è stato uno dei pionieri dell’armonica blues e senza dubbio uno dei suoi maggiori interpreti moderni dopo Little Walter e Big Walter Horton. In coppia si sono sempre trovati a meraviglia, le comuni origini musicali e la grande amicizia fuori dal palco hanno fatto sì che una volta in scena si capissero al volo sviluppando una sorta di telepatia musicale: Entrambi solisti e ugualmente protagonisti si completano a vicenda senza mai “pestarsi i piedi”. Questo “Drinkin’ TNT ‘n’ Smokin’ Dinamite” è una registrazione dal vivo effettuata al festival di Montreux nel 1974. Siamo in un periodo di grande creatività per i due artisti e lo dimostrano ampiamente nel corso di queste 8 canzoni spaziando dal classico blues di Chicago al blues acustico di matrice delta. Li accompagnano l’inossidabile Pinetop Perkins al piano e l’ex Stones Bill Wayman al basso. Completano la formazione Terry e Dallas Taylor rispettivamente batteria e chitarra ritmica. Dopo una breve introduzione in cui lo speaker presenta la band, lo show ha inizio con “Ah’w Baby/Everything Gonna Be Alright”, un tipico Chicago blues con l’armonica e la voce di Junior grandi protagoniste. “How Can One Woman Treat a Man So Mean?” vede ancora Wells alla voce, ma stavolta è la chitarra elettrica di Buddy la regina della scena per questo entusiasmante slow blues di oltre 6 minuti. A circa metà brano Junior inforca “il piccolo strumento” e i due danno vita ad un torrido duello che regala emozioni in quantità industriale. Ottimo e sempre preciso il lavoro al piano del grande Pinetop. Con “Checking on My Baby” Junior ci regala una debordante prova vocale, mentre Buddy si cimenta in uno straripante assolo di chitarra prima di cedere il passo all’armonica dell’amico che rende omaggio alla memoria dell’autore della canzone, il mitico Sonny Boy Williamson. “When You See the Tears from My Eyes” vede Guy alla voce: si tratta ancora di uno slow blues nel classico stile della windy city. Questa canzone può essere considerata la summa dell’affinità e dell’intesa che i due avevano sul palco: si scambiano continuamente i ruoli tra assoli di chitarra e armonica da lasciar senza fiato, quando uno entra l’altro passa alla ritmica senza mai sovrapporsi. Canzone splendida accolta con una vera ovazione dal pubblico. Questo brano chiude anche la prima parte dello spettacolo. Si ricomincia con Buddy Wells che dialoga simpaticamente col pubblico prima che i il “dinamico duo” si lanci nella splendida ” Ten Years Ago” una composizione dello stesso Buddy che offre una maiuscola prova di canto ben sorretto dall’armonica di Junior, prima di lanciarsi nell’ennesimo favoloso assolo tutto incentrato sulle note acute, subito doppiato dall’armonica di Junior e via così per 9 minuti di blues stellare, un vero saggio di tecnica e di passione che solo due giganti come loro possono offrire. La voce roca e potente di Junior Wells ritorna protagonista nella successiva ” Messin’ With the Kid” un ritmato boogie blues di grande impatto. Ancora il grande armonicista sugli scudi per “Hoodoo Man Blues” il suo brano più famoso. Straordinaria la sua prova sia alla voce che al “piccolo strumento”. Buddy Guy non è certo da meno con i suoi precisi contrappunti elettrici e un assolo da lasciar senza fiato. Il disco si chiude con “My Younger Days” un altro classico di Sonny Boy. Si parte con l’ armonica di Junior sorretta dal piano honky tonk che stende un grandioso tappeto sonoro per le evoluzioni strumentali di Wells.
Drinkin’ TNT ‘n’ Smokin’ Dinamite è un disco splendido che trasuda passione da tutti i pori; Buddy Guy e Junior Wells sono stati una favolosa coppia di bluesmen, cantanti molto dotati e favolosi interpreti dei rispettivi strumenti. Questo live ci offre la possibilità di ascoltarli nel pieno della loro carriera, un’occasione imperdibile per conoscere due leggende del blues.