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“i sensi e le loro percezioni, basta poco, un niente, una leggera pressione, un qualcosa che ti sfiori soltanto, quando sei nel mare della vulnerabilità, perchè si sa, siamo umani, duri e impassibili, siamo freezer, ma se ti levano la protezione, l’invulnerabilità, basta uccidere un moscerino per far piangere.”
Questo l’incipit del demo che mi arriva, “sempre+sporki” del trio Gardenya, da Bari. Incuriosito lo metto nel lettore: tre pezzi in tutto e un giudizio sospeso che mi lascia per lo più perplesso.
La prima e la terza traccia, “estate” e “stona” sembrano una versione più pop dei Placebo che mancano di convinzione e di personalità lasciando il tutto a tratti banale e adolescenziale; perfino la distorsione dei ritornelli risulta stucchevole.
Per fortuna “sharpa” mi lascia piacevolmente sorpreso: vengono abbandonati gli stilemi della facile (fin troppo) canzonetta muovendosi su morbide suggestioni acustiche cui segue un testo decisamente migliore degli altri due, mentre l’ambiente pop in cui si muove riesce finalmente a venire apprezzato.
Il consiglio che posso dare è quello di mettere da parte sonorità sentite già troppe volte e terribilmente banali, e dirigersi su quelle idee che affiorano in “sharpa”.
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gardenyaband@libero.it
Gardenya.cjb.net