Meganoidi – And Then We Met Impero

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Parte con una chitarra e un basso che s’intrecciano in fase di sezione ritmica, proprio come nei migliori Shellac. Continua poi con un pugno in pieno viso, in classico stile post hardcore, per finire disperso in trame degne del migliore post rock strumentale. No, non abbiamo sbagliato a recensire disco, stiamo parlando proprio di And We Met Impero, dei Meganoidi. Quelli della municipale, già, la new sensation in campo ska-core ultrasentito e da quel vago sapore sinistrello che ultimamente sembra quasi impossibile omettere. Di quel gruppo è rimasta la tromba, quella stessa tromba indolente che si ascolta nell’ultimo singolo a noi noto, Zeta Reticoli. In più ora c’è una colonna sonora tex-mex/desertica con lievi accenni psichedelici, messa al servizio di un cortometraggio di cui ancora non si sa nulla, ma che si candida come il classico momento giusto al posto giusto, e che ha quasi dell’incredibile. Rimane da chiedersi perché ci hanno messo tanto per arrivare a questo gioiello.