Clap your hands and say yeah – Clap your hands and say yeah

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Il gruppo dell’anno? La rivelazione del 2005? Etichette da prendere alla leggere. Certo è vero che i Clap your hands and say Yeah (un nome, un ordine) sono un gruppo frizzante e originale, come se ne sentono pochi in quest’ondata oldies/goldies di simil franz ferdinand, ma vuoi l’entusiasmo creato dai blogs o dai passaparola in stile pescatore della domenica (i C.Y.H.A.S.Y sono un gran gruppo – i C.Y.H.A.S.Y sono un gruppo grosso – i C.Y.H.A.S.Ysono un gruppo immenso) mi hanno emozionato, ma non come mi aspettavo. Intendiamoci… il disco si può anche guadagnare una posizione nella top ten dell’anno, perché la sua semplicità e immediatezza ti spiazzano e si incollano addosso, la voce trascinata e stanca, quasi svogliata di cantare (over and over again) che si lascia prendere da attacchi di entusiasmo fa subito presa (the skin of my yellow…), ma alla fine il simpatico quintetto ricorda un’altra decina di gruppi. Non parlo di sudditanza o derivativismo, semplicemente spulciando la rete di band che battono le mani scalpitando nel sottosuolo a suon di yeah ce ne sono milioni. Ma torniamo al disco, con i suoi brani che conquistano per il suono familiare e amico, un suono di batterie semplici e dirette, di polverose tastiere casio monofoniche, di crescendi alla Arcade Fire e atmosfere alla Architecture in Helsinki (senza elettronica). Il punto di forza della band è proprio questo suono essenziale, giocato più sui vuoti che sugli arrangiamenti carichi. Il disco respira proprio perché il basso e la batteria sono essenziali e la chitarra,invece di prendere accordi, predilige arpeggiare tra 2-3 corde piuttosto che suonarle tutte e sei. A completare l’alchimia del sound c’è sempre “quel” timbro in più, quel suono che ora è una tastiera, ora un’armonica, ora trombe o xilofoni.Giocosi quindi come The boys last likely to ma è impossibile non ricordare gli Strokes in quei ritmi secchi e incalzanti, e in quello spirito alla Casablanca che si impossessa ogni tanto Claps Your Hands And Say Yeah, più che un ordine un ottimo consiglio.