Noir désir – En Public

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Mi prendo un rischio scrivendo queste righe introduttive, il rischio di passare oltre che per egoista anche per immorale, ma ho pochi peli sulla lingua, e non mi vergogno per niente a dire che ascoltando questo doppio cd live “En public” dei Noir Desir non vedo l’ora che Cantat esca dal carcere per provare anch’io l’emozione di vedere su un palco un gruppo capace di essere così perfetto ed emozionante nel proporre la sua musica. Fin dalle prime note (e che note, “Se rien ne bouge” è semplicemente bellissima) questo si rivela uno dei migliori album live che mi sia mai capitato di ascoltare. Il motivo è semplice: riesce pienamente nello scopo artistico di queste operazioni discografiche ossia quello di dare a chi ascolta sensazioni simili a quelle di chi era al concerto. Per tutte le ventiquattro tracce si entra perfettamente nel mondo di questo favoloso gruppo francese, le musiche contaminate e avvolgenti, la voce di Cantat perfetta struggente e fortissima, con quella sua potenza secca e capace di essere a volte dolce per l’ascoltatore altre spiazzante quando non violenta nel suo imporsi all’attenzione. L’alternarsi di episodi puramente rock alla “Comme elle vient”, con la sua incredibile carica adrenalinica, con canzoni melodiche semplicemente favolose capaci di emozionare con una forza incredibile sia nelle musiche sia nelle parole come nella splendida “Bouquet de nerfs”, rendono questo disco uno di quelli da avere, ascoltare e riascoltare. Impossibile non restare rapiti da un brano come “Des visages des figures” che nella sua versione dal vivo acquista nuova linfa, impressionando per qualità e splendore musicale. Una delle migliori ballate mai incise per quanto riguarda i miei gusti. Questo disco non è un testamento, non deve esserlo, sarebbe un peccato per l’arte delle sette note, una perdita gravissima che rischia di avverarsi. Seppur non si possa tornare indietro nel tempo e fermare l’orrore in quella maledetta stanza da letto, il mio lato egoistico darebbe tantissimo per avere la possibilità di emozionarmi dal vivo con un concerto simile, perché canzoni come la “A ton ètoile” che troverete in questo disco sono qualcosa di semplicemente unico.