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La stanza è male illuminata da una di quelle lampade lava, sul muro osserva sorridente un poster di Batman nell’interpretazione di Adam West accompagnato dall’onomatopea “Pow!”, e sopra a un tavolino a forma di rene c’è una radio che trasmette proprio questo disco, mentre qualcuno balla. Esatto, i Chinasky sono l’ennesimo gruppo vintage che rivede in chiave moderna musica di quaranta anni fa. Questo album può essere visto sotto due punti di vista. Il primo riguarda i brani più rock, alla Franz ferdinand per fare un paragone e anche qua abbiamo una distinzione fra episodi freschi come la praticamente punk “Taxi dancer” e canzoni un po’ insipide come “I can smoke” che comunque resta abbastanza piacevole. Il secondo punto di vista sono i brani più psichedelici, che si rifanno sì più marcatamente ad un certo genere anni ‘60, ma che colpiscono per la capacità di conquistare (a differenza di larga parte della produzione simile), così “Walking around with you” riesce ad essere veramente coinvolgente e bisogna ammettere che le parti di chitarra sono parecchio gustose. Allo stesso modo è molto carina “Marianne” che ha un retrogusto di colonna sonora di quei film italiani in bianco e nero sui ricchi di quegli anni e anche qualche reminescenza Doors, per me il brano più convincente del disco. In definitiva dieci tracce piacevoli che scorrono facilmente sull’ascoltatore pur senza avere innovazione o incisività, ogni tanto serve un ascolto simile particolarmente se parliamo di un disco suonato così bene.