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Esplosione di suoni nei vicoli di Genova! L’esordio dei Blown paper bags è un irruente tornado di rumori che travolge l’ascoltatore per tutta la sua breve durata (“Arm your cameras” è un album da meno di mezz’ora di musica). Tra il punk-hc e l’elettronica con un occhio di riguardo al krautrock, le sette canzoni del cd hanno un impatto fortissimo sull’ascoltatore, a partire dalla carica delle tastiere di “Political dance” – brano migliore del disco ed emblema del suono grintoso e avvolgente dei Blown paper bags. L’approccio alla musica basato su divertimento e sperimentazione rende le tracce di “Arm your cameras” un’iniezione d’energia e creatività, quasi nevrotica nell’urgenza d’espressione, qualità che mi fa apprezzare particolarmente quest’album. Un disco che fa muovere, che fa ballare, che mischia un’enormità di generi (vedendo le varie esperienze in campo musicale dei membri della band non bisogna nemmeno stupirsi di questo) e che rende il quadro perfetto della mole d’idee che ha in testa questo promettente gruppo genovese: classificarli in qualche genere sarebbe stupido, ascoltarli assolutamente no.