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Mettiamo immediatamente in chiaro una cosa: alla batteria degli Shadow Line troviamo Francesco, il magnate di Rocklab, quindi questa recensione può sembrare di parte, ma ci tengo a dire che a me la loro musica pur senza essere una nuova frontiera del rock, piace. Perchè mi piace? Semplicissimo: dopo un paio di demo con episodi più o meno ben riusciti, i quattro ragazzi romani hanno trovato una buona compattezza nel sound, ma più che altro hanno guadagnato una caratteristica che manca a moltissimi gruppi che fanno lo stesso genere e che sono famosi a livello mondiale, ossia una freschezza e vitalità nel proporre la loro musica che la porta ad essere un godibilissimo rock vintage senza tanti fronzoli ma con anche ottime idee. Dimostrazione ne è la terza traccia “Hi-hat” che nella sua semplicità non ha niente da invidiare alla maggior parte del brit-pop. Oppure “Rock the city” che sembra uscita dalle canzoni migliori dell’esordio dei Franz Ferdinand. Brano migliore: “Walk on summer”, per freschezza e forza comunicativa. Un cd che pur non essendo innovativo dimostra le ottime capacità in composizione ed esecuzione guadagnate in molti anni passati tra palchi e salette che hanno portato gli Shadow Line ad acquisire una buona personalità sonora, e anche se nella produzione ci sono episodi meno riusciti (la conclusiva “God save my soul” è un po’ insipida) queste sette canzoni costruiscono un disco piacevole ed energico senza nulla da invidiare ai molti gruppi simili di cui si leggono i nomi nelle classifiche.
Links: www.theshadowline.it
www.myspace.com/theshadowline