Amari: Big Match

Io capisco benissimo che Genoa-Juventus la si aspettava da mesi, del resto anch'io andando al concerto in macchina con un'amica le ho fatto sorbire tutta la telecronaca della partita con tanto di bestemmie e insulti vari, ciò non toglie che a sentire gli Amari ieri sera eravamo una trentina di persone (se va bene). Ma come posso farne una colpa a chi non c'era quando anch'io sarei andato volentieri allo stadio? Nonostante questo la band friulana ha regalato ai presenti un concerto che definire notevole è poco andando oltre a ogni mia più rosea previsione e superando abbondantemente le ottime impressioni avuto quest'estate sentendoli sotto al diluvio del goa boa. Gli Amari eseguono perfettamente sia le canzoni vecchie che quelle più recenti unendoci anche parecchi interessantissimi spunti, dando così alla loro dimensione live caratteristiche veramente gustose. “Gran master mogol”? viene eseguito praticamente per intero, i brani pur rimanendo sul pop contaminato giocherellone ed elettronico diventano più robusti sul palco, comprese le scuse di “Bolognina revolution”? e la bellissima malinconia di “Venere non ritorna” fino agli splendidi giri di “Un altro basso di polvere”?, al coinvolgente movimento de “Il vento del 15 gennaio”?, alla forza espressiva de “La prima volta”?, vera e propria esplosione energica dal vivo. Anche le canzoni vecchie fanno la loro parte nella costruzione di un ottimo concerto, come resistenti mattoncini colorati, “Megamedio”? ha sempre il suo fascino e “Whale grotto”? resta una delle mie canzoni preferite di questa ottima band, che delizia il pubblico persino con una favolosa cover di “Some girls are bigger then others”? degli Smiths. In poche parole il concerto degli Amari è divertimento puro, fino alla conclusione con “Conoscere gente sul treno”? mischiata con “Blue monday”? dei New order, con tanto di bis. Il punto forte dell'esibizione sta poi nei siparietti che il quintetto fa sul palco, compreso un'esilarante gioco avanguardistico con i campanelli colorati. Un concerto notevole, nonostante la poca gente presente il gruppo ha dato tutto quello che aveva da dare sul palco divertendo e coinvolgendo totalmente lo scarso pubblico. Sarà che a me piacciono molto, particolarmente nella loro versione live, ma questi ragazzi se la meritano tutta la condizione di band di culto che stanno vivendo, e magari prima o poi riusciranno a battere anche le partite di calcio più sentite.

Le foto presenti non si riferiscono alla data recensita e sono tratte dal sito:http://www.concertinalive.it