Intervista a Moltheni: Due chiacchere con Umberto

  • Rocklab: Quali sono le sue principali “caratteristiche” di “toilette memoria” e in che cosa si differenzia dalla tua precedente produzione in studio?
  • Le caratteristiche di questo nuovo disco sono molteplici. La direzione inanzitutto, Toilette Memoria e’ un album che guarda all’immediatezza dei sentimenti, alla loro spontaneita’ e alla sofferenza, vista come elemento necessario nn solo in amore ma nella vita.
  • Rocklab: A mio avviso il disco precedente era di crepuscolare e minimale. Questo, pur seguendo il predecessore in atmosfere e note, è più “positivo”. Non lo credi anche tu? E’ successo qualcosa (incontri, esperienze) ad aver segnato in particolare le nuove composizioni?
  • No assolutamente, tutto fa’ parte d un processo evolutivo che nel mio caso ha generato un ritorno a sonorita’ piu’ collaborative, e’ difatti entrato un basso che prima nn c’era e gli arrangiamenti si sono ampliati.
  • Rocklab: Fiorenza è un ottimo produttore e un altrettanto valido bassista. Come sei entrato in contatto con lui?
  • Conoscevo Giacomo Fiorenza da tempo, circa 10 anni ed e’ stato il mio primao bassista. La collaborazione termino’ ma negli anni ci
    siamo ritrovati.
  • Rocklab: Dato che siamo in tema di incontri. Com’è nata la collaborazione con Battiato? Ha preso via dal set del suo film di qualche anno fa? E per I Verdena?
  • No, con Franco ci siamo sentititi telefonicamente e lui ha accettato l’idea con molta disponibilita’ e stima dei miei lavori.
    Con i Verdena invece e’ stato un processo completamente diverso. Li ho raggiunti nel loro studio vicino Bergamo, e li’ abbiamo suonato senza chiederci ne come ne perche’.
  • Rocklab: Da dove viene la scelta di “tenere fuori” la cover di Battisti dalla tracklist finale del lavoro?
  • Dalla coerenza…
  • Rocklab: È già in rotazione il primo clip dall’album. Sei passato dal bianco e nero (e ciano) del precedente video ad un’esplosione di colori nell’ultimo. Da chi è nata l’idea?
  • Da me, avevo voglia di fare un clip spensierato, in maniera disinteressata e serena, senza pensare per forza al risultato finale. Abbiamo giocato.
  • Rocklab: E per il progetto grafico? Ho visto che l’Art è stato affidato ancora ad Emmaboshi, ma non mi aspettavo quell disegno vintage sentito il titolo. Anche sapendo il perchè di quel titolo.
  • Emmaboshi e’ un grafico eccezionale che si affida pero’ a quello che io suggerisco. Cio’ che si vede nei miei book, e’ sempre farina del mio sacco, anche quello e’ fortemente Moltheni.
  • Rocklab: Visto che me lo chiederanno tutti via mail, te lo chiedo direttamente nell’intervista: da cosa nasce il titolo Toilette Memoria?
  • E’ un omaggio a una persona anziana morta in una toilette, circondata da foto, e da ricordi. Meravigliosa.
  • Rocklab: Qualche tempo fa hai pubblicato un live stampato solo in vinile. Come mai questa scelta e non il classico cd o EP?
  • Non e’ stata una scelta, ma una voglia.
  • Rocklab: L’anno scorso mi hai confessato che ti eri innamorato del folk Americano (Devendra Banhart. ), e adesso? Quali sono i dischi che hai maggiormente ascoltato durante la realizzazione dell’album?
  • Durante i periodi in cui sono in studio, non ascolto mai musica altrimenti vado in overdose, o in sovrallenamento, come si preferisce.
    Nelle ultime settimane ascolto Jose’ Gonzales, e mi fa’ bene.