La Madeleine si riconferma anche ieri sera come locale perfetto per ospitare serate di musica acustica, particolarmente per la capacità delle vecchie pietre della sala interna di creare un ambiente ideale per i cantautori e per il pubblico che viene ad ascoltare le loro parole. La serata viene aperta da un breve concerto dei genovesi Asturia, pseudonimo dietro al quale si nascondono i due fratelli Bosio, rispettivamente chitarra e voce degli En Roco e bassista di Tarick1. Il duo propone un intimo cantautorato acustico spesso divertito e coinvolgente, puntando molto sulla raffinatezza e sul clima confortevole che riescono a creare per il pubblico. Seppur molto veloce la loro esibizione fa da perfetto apripista per la serata che vede come protagonista Mario Pigozzo Favero, voce dei Valentina Dorme e autore di un concerto in solitaria accompagnato solo dalla sua chitarra acustica che ripaga totalmente le mie aspettative. La forza di questo artista sta nella calda potenza delle sue parole, e se queste colpiscono già fortissimo nei dischi dei Valentina Dorme, dal vivo e in questa veste acustica sanno essere ancora più decisive nel catturare totalmente l'attenzione dell'ascoltatore. Tra la rassegnata solitudine di “Tredici”, l'enfasi trascinante di “Claudia Cardinale da giovane” e la sempre spiazzante altalena di emozioni de “L'amore a trent'anni” le canzoni diventano come un fumo piacevole ed accogliente, capace di creare la cosa che più mi auguravo di trovare e che è stata raggiunta immediatamente ieri sera: una fortissima intimità tra il musicista e il pubblico, uno scambio di emozioni tanto diverse quanto legate, ossia quella dell'artista che si mette a nudo sul palco, e quella del pubblico che viene totalmente reso partecipe di situazioni, sentimenti, esperienza. Un caldo venerdì sera nei vicoli genovesi che lascia un gradito ricordo, e un augurio di saggiare la forza delle parole di questo artista anche nella sua veste “in gruppo” il prima possibile.
Foto a cura di Anna Positano:
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