Red Worms' Farm – Amazing

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‘Amazing’ di nome, amazing di fatto. Il gruppo padovano sforna un disco esaltante, veloce e potente. Queste sono le caratteristiche dei pezzi, tre come i componenti: due chitarre che si alternano e una batteria che la fa da padrone. E voci che si trasformano in cori. L’uso degli strumenti e il meccanismo di costruzione delle canzoni rimangono similari per quasi tutti i dieci episodi: intro, bridge e ritornelli massicci e corposi, strofe più dettate da stacchi e basate sulla batteria, ma sono naturalmente cliché (usati con il cervello) derivanti anche dal genere (se si può trovare un’etichetta adatta), basti pensare anche a gruppi come (senza andare troppo lontano ma tenendo conto delle non poche differenze) One Dimensional Man. “Two guitars and drums, we always do the same” sottolineano (proprio nell’iniziale Finish) ironicamente i Vermi. Questa quadratura tecnica di base in realtà non stanca mai, anzi viene affrontata con quel pizzico di genio che mette in risalto la meravigliosa semplicità e immeditezza delle canzoni. E naturalmente la loro energia: le dieci bombe sono pronte ad esplodere appena ogni traccia ha inizio. Una miccia corta che non lascia scampo. Venti minuti di disco in cui i Fugazi fanno a botte coi Jesus Lizard in un’atmosfera intrisa di sudore e rumore? Può essere. Io so solo che Yeah, yeah everything, Nervous act, ABC e Rhythm is a dance hanno un tiro da lasciare senza fiato!