Lykaion – The Things I've Left

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Oh, un po’ di metal! Insomma i Lykaion paiono avere una storia un po’ travagliata, gira che ti rigira stanno in piedi, tra vari cambi di formazione, da 7 anni, e promettono parecchio bene. Spicca subito, dai primi secondi di “Desert of Emotions” la voce aggreassiva e versatilissima di Tiziana Palmieri, capace di adattarsi alla perfezione alle trame strumentali fortunatmente lontane dal “solito” corredo di riff stoppati e refrain sinfonici che ci si aspetterebbe da un gruppo capitanato da una così gentil donzella. Tra echi di Novembre (l’attacco di “Not Farewell”), incastri di distorsione e melodia alla Opeth/Katatonia e spunti più moderni e dissonanti (la bellissima “Emptiness”) il risultato appare davvero sopra la media. La produzione anche è di livello piuttosto elevato, e qui mi tocca rifare il solito discorso che faccio quando mi capita – raramente – un promo di questa caratura: in Germania o in Norvegia i Lykaion sarebbero la next big thing, avrebbero un bel battage pubblicitario, entro 2 mesi il disco in uscita e un paio di video su YouTube. In Italia voglio proprio vedere quanti ne riconosceranno il valore senza affidarsi ai soliti, triti e ritriti pregiudizi del “sono italiani”, “gothic metal che palle” e “è uscito l’ultimo Dream Theather da paura!”. Sono sfiduciato, lo so, intanto i migliori auguri ai Lykaion, io il disco ve lo compro subbbito appena esce.