Edwood – Punk Music During The Sleep

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Mi succede. E ne sono felice. Mi succede non spesso purtroppo. Mi succede che preso dalla curiosità mi metta ad ascoltare un disco arrivato per posta e lo trovi bello, anzi di più. Se l’anno scorso mi era successo con l’esordio dei Don Quibol, quest’anno mi succede con il nuovo lavoro degli Edwood. Davvero notevole. Il titolo dice già tutto: come prendere una certa musica punk, e inocularla in un organismo durante il sonno. Questo organismo dormiente, per merito del suo filtro onirico, non potrà che ascoltare ciò che ascolto io quando la musica parte: melodia a strati, dolce come miele, soffice, delicata, affogata in un indie pop di classe caratterizzato da sottili nervature elettriche ed elettroniche. La band bresciana coglie nel segno per questo suo secondo lavoro: Bright è favolosa nel vero senso della parola ed è forse il pezzo più bello tra le dodici tracce, ma The tube, Spiderland, Love song e la conclusiva Close seguono a ruota. Fuori piove, il corpo dorme, la musica riscalda tutto.
Ci sono da trovare delle pecche? Non è un lavoro che cresce col tempo, che si insinua sempre più rispetto a quel primo folgorante ascolto. Perché gli manca quel quid che non si riesce a descrivere, ma che rende un bel disco incredibile. E quel maledetto qualcosa che manca fa sì che non diventi quel piccolo classico del genere che avrebbe potuto essere. Però ragazzi, che disco.