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Ero molto curioso di ascoltare questo disco degli austriaci Valina dopo averli sentiti suonare dal vivo qualche mese fa. Posso dire con piacere che le buone impressioni suscitate dal loro concerto si confermano anche in questo “A tempo! A tempo!”, ma allo stesso tempo restano anche i dubbi su quello che potrebbe essere un vantaggio quanto un limite (e io propendo per questa seconda scelta) per questo gruppo.
Il trio di Linz infatti dimostra di accogliere con stile e personalità la lezione del math-rock americano e del punk in generale. Le note corrono e attaccano l’ascoltatore con forza ed irruenza, la musica dei Valina colpisce e convince grazie a una notevole bravura del gruppo nel tenere sempre alta la tensione dei brani nonostante i numerosi e ben pensati cambi di rotta. Stupiscono poi le parti in cui entrano in gioco i fiati, momenti sonori capaci di stupire senza perdere una briciola della grinta che contraddistingue l’album.
Se dal punto di vista strumentale la band elabora un buon lavoro non si può dire lo stesso della parte vocale. L’intonazione e il modo di affrontare il canto mi sembrano poco adatte alla musica che vanno ad accompagnare, stessa impressione avuta sentendo la band suonare dal vivo.
Nonostante questo difetto fin troppo rilevante, le parti strumentali del disco fanno si che “A tempo! A tempo!” meriti comunque di essere ascoltato trattandosi comunque di un buon album seppur non eccezionale, e magari la discrepanza tra voce e note è una carenza che rileva solamente il sottoscritto.
