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Un assalto piuttosto inaspettato quello portato avanti dal power trio di Lione dopo parecchi anni dall’esordio discografico: si tratta qui di suoni non molto comuni al giorno d’oggi, contorsioni spasmodiche di noise rock corposo e muscolare, soluzioni melodiche e dissonanti mediate dal miglior hardcore di scuola Poison the Well, sezione ritmica che tanto rimanda agli Shellac, tensione mai sfogata e un tiro nervoso da mettere i brividi. Niente math da patiti dei tempi dispari e sincopi sfrenate: Yann alla batteria e Xavier al basso tengono in piedi canzoni strutturate e inaspettatamente catchy nelle quali la chitarra di Yoann è tanto solista quanto ritmica e rumorista, tra feedback sempre in agguato a ogni svolta, arpeggi sbilenchi che lasciano intravedere roba mai troppo osannata alla Majority Rule o addirittura qualcosa tipo Daïtro – saranno le poche urla distorte in francese? – e sfrontate sfuriate tipicamente Unsane, senza mai prendersi eccessivamente sul serio – e vai di battimani su New Balls, senza mai buttare tutto in nonsense o facile divagazione. Un disco di un’immediatezza e di una violenza “facile” ma al contempo rarissima – iconici i terremotanti attacchi di We Are Not Sick… o My Third Life, Minimum!!! – con quella produzione sfacciata che Albini amerebbe e una chiusura di finezza addolcita dalle pulsazioni da suite post-hc à la Bitch Magnet ‘The Coming Out’.
Revisionista con classe.