Record's, The – Money's on Fire

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Negli anni del 2.0, del myspace, del free sharing, a volte si sceglie di perseguire il successo tramite un mezzo più classico: la televisione. Se come afferma McLuhan “il mezzo è il messaggio”, allora l‘uso del medium televisivo e quindi la partecipazione ad una trasmissione di Mtv come Operazione Soundwave (un programma definito in modo osceno “talent-show” in cui i vincitori hanno in premio un contratto con Sugar Records per la produzione e la promozione di due singoli, un epk ed un video e l’esibizione dal vivo e in diretta sul palco del Coca-Cola Live @ MTV 2008”… che culo!), è il messaggio che si vuole dare. E se il mezzo tradisce, il messaggio non è poi così interessante e la vittoria non arriva, meglio continuare a ricorrere alla vecchia ma sempre valida autoproduzione (“proudly self-produced” scrivono rosicando sul loro myspace): dopo il breve lavoro dell’anno scorso, ‘Joyful celebration’, ecco l’esordio su lunga distanza per i The Record’s, intitolato ‘Money’s on fire’. Musicalmente non ci discostiamo poi molto dal già citato breve precedente: rock’n’roll sporcato di blues, pop, garage e ritmi veloci. Se però là ci si interrogava sul fatto che ci si potesse stancare della loro musica in vista di lavori più lunghi, qui abbiamo una prima risposta: sì, il gruppo non riesce ancora a reggere per più di 5 / 6 pezzi. E infatti la prima parte è nettamente la migliore: dopo il buon inizio (ma non così buono come quanto il primo pezzo dovrebbe sempre essere), cioè Cannot sleep, si sale vertiginosamente con Clouds are moving bella, fresca e non troppo sputtanata, quello che avrebbero voluto ultimamente scrivere gli Strokes ma non ne sono stati capaci. Con Lockdown il tiro sale ancora, si abbassa l’originalità, ma va bene così. Hot spot è forse la mia preferita, diretta e trascinante assieme alla seguente Money’s on fire< così classicamente rock’n’blues. Poi il motore inizia a perdere un po’ colpi e parte una parabola discendente dettata più dalla noia e dalla stanchezza che da reali ed evidenti pecche ingiustificabili in realtà non presenti in questo full lenght. Piccole cose da sistemare, molto brio da recuperare.