The Datsuns – Head stunts

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I Datsuns sono diventati una indie band. Quindi niente più ululati alla luna Neo Zelandese ne graffi vocali animal-rock’n’roll, niente. Giunti al quarto episodio, anche voi amanti di Arctic Monkeys e English dancefloor rock all’acqua di rose potrete sballare con i Datsuns! Dico veramente, è un albo che dovete comprare, datemi retta lo incastrerete in una teca d’oro tempestata di zaffiri e userete solo gli mp3, che ascolterete ad intervalli regolari, tutti i giorni. ‘Headstunts’ è un disco clamorosamente appiccicoso. Nato da melodia e riff scrocchianti (utilissimi per ripulire le orecchie se in questo periodo state ascoltando i Meshuggah, per esempio), vive per accompagnarvi nelle serate invernali, attraverso tour-bar infiniti, fatti di vodka e birra, tra un disco dei libertines e un vocalizzo “bubble” di Julian Casablancas. Datemi retta, se la rata del muto vi assilla, stappate una moretti, mettete su Hey paranoid people (What’s in your head) e andate a zonzo per la città, con o senza amici, non importa. La conformazione allo standard sarà talmente indolore, grazie a quei 4/5 riff seminati ad hoc, che non vi servirà neanche urlare “Laaaaast niteeeee” fuori dal finestrino, ci siete, sarete appagati e ubriachi. Che poi è quella sensazione che tutti bramano, alla sera, dopo il telegiornale.