Janis Joplin – Pearl

Onanismo corporeo che raggiunge i sensi e lambisce il cuore. Solitario toccarsi; ascolto dal seme triste e piacevole che sprigiona voluttà inespresse. Timido sperma di note in caduta libera, “perla” bianca e sola, capezzolo eretto nella solitudine del suono. Blues dal sesso isolato che si muove tra i solchi di un letto che brama un uomo da amare. Espressione massima di una mancanza, di un suono che vive per sé stesso, demonizzando l’abbandono.
Questo privato gioco erotico nasce con Move Over; bisogno ruvido e passionale, mentre la mano comincia a carezzare il corpo e il suono grezzo di una batteria eccita la mente. Il bacino ondeggia lentamente e Cry Baby (da Garnet Mimms) sgorga nel piacere di un pianto liberatorio e carico d’autoerotismo. L’introspettiva lussuria del palparsi, spoglia lentamente il basso ventre nella voglia solitaria di A Woman Left Lonely (scritta da Dan Penn e Spooner Oldham) e le dita scorrono sui seni, travolti dai sognati “abbracci infiammati” di percussioni e tastiere, in Half Moon. “Sepolta viva” nello sperma del blues; imprigionata dal desiderio; la lingua bagna delicatamente la bocca e i movimenti corporei si fanno più concitati con Buried Alive in The Blues (scritta dall’ex Electric Flag, Nick Gravenites). Il gospel My Baby fa riprendere fiato alle pulsioni, mentre il country di Me & Bobby McGee (composta da Kris Kristofferson) aumenta la cavalcata auto-erotica, aprendo un varco ai più nascosti orifizi e ai segreti dell’anima. I muscoli pelvici sono ormai ritmicamente rilassati; il respiro e il battito cardiaco aumentano; le fantasie erotiche s’incrementano e si comincia ad assaporare l’ebrezza dell’orgasmo con Mercedes Benz. Si freme di piacere; si dà spazio all’attesa con  Trust Me (di Bobby Womack); poi l’auto-stimolazione continua, dolce e irruenta, sino a raggiungere l’altezza esatta del piacere nell’inquietudine carnale del vortice soul-blues di Get It While You Can.
Solitudine, dolore, attesa, abbandono, silenzio solitario, desiderio di un corpo d’amare e scopare… vibrazioni di una gioia repressa; felicità sessuale procurata da una pratica musicale masturbatoria, che invade anima e corpo.