ATTITUDINE E VISUAL: Le Mura è effettivamente un piccolo pub all’interno del quale è destinato un piccolo spazio per le esibizioni live. E in un palco che misura 2m.x5m., come li vedete quattro musicisti come gli Operaja Criminale? (dei quali, Giorgio Maria Condemi che è altissimo, e pare quasi toccare il soffitto?) Io un po’ stretti, ma la cosa non è così rilevante. Se anche in luoghi poco spaziosi si riesce ad avere un live che colpisce, anima e fomenta i presenti in sala, significa che va tutto bene. E Le Mura ha questo pregio: è un locale piccolo ma esplosivo. Ad osservarli esteticamente sono due ossimori, Matteo Scannicchio e Andrea Ruggiero: il primo coi capelli rasati a zero, mentre il secondo porta una chioma folta e morbida che arriva alle spalle. Ad accompagnarli su palco Giorgio Maria Condemi alla chitarra e Federico Leo alla batteria.
AUDIO: L’audio si difende abbastanza bene, anche se certamente l’impressione è che Le Mura sia location ideale e preferibile per showcase acustici di cantautori. Della serie, una sedia e una chitarra. Ma forse questo è influenzato dal sapore retrò dei divanetti presenti in una delle due sale e che profumano di vintage parigino.
SETLIST: Naturalmente son state presentate le tracce dell’album La routine dei guanti (Roma, guanti e Argento). Degni di nota il singolo E.C.G., La mia città è morta e Milano (particolarmente bella). Collaborazioni live speciali per altri due brani invece, che hanno visto salire on stage Ilenia Volpe e Alessandra Perna. Ilenia, cantautrice romana (anche lei in uscita a breve col disco d’esordio prodotto da Giorgio Canali, come per gli Operaja) ha accompagnato i ragazzi nel pezzo Grave.
Alessandra Perna invece, biondissima front leader dei Luminal, ha cantato in Maciste all’Inferno, una cover dei CCCP.
MOMENTO MIGLIORE: Andrea Ruggiero ogni qual volta prende il violino in mano: è godibile all’orecchio, ma non trascura le emozioni visive.
LOCURA: Alcuni presenti in sala parlottavano a bassa voce di quanto Giorgio Maria Condemi possa essere il figlio naturale di Pete Townshend. Sia per la somiglianza fisica che per le doti artistiche. Voi che dite?
PUBBLICO: Fra la moltitudine di gente accorsa da ogni parte d’Italia (c’era un gruppetto che veniva dalla Toscana ed alcuni ragazzi addirittura dal Piemonte) spiccavano alcune figure note agli aficionados. Presente in sala Cesare Petulicchio (Bud Spencer Blues Explosion) col posto fisso accanto al mixer (lui ha registrato la batteria per l’uscita dell’album). Carlo de Ruggiero (attore, noto ai più per la serie televisiva Boris, nonché del primo videoclip degli Opraja Criminale, E.C.G.) anch’egli in un angolino semi buio del locale con gli occhi fissi sul palco. Francesco Martinelli (voce e basso dei Dondolaluva) ha presenziato pure lui per il primo ascolto di presentazione dell’album. Molte le persone purtroppo rimaste fuori al freddo: il locale era pieno.
CONCLUSIONI: Prodotti da Giorgio Canali, pieni di talento e con anni di esperienza alle spalle, gli Operaja Criminale hanno realizzato un album denso di significati e questo live li ha espressi tutti appieno. La voce calda di Matteo Scannicchio trasmette il legame con la città, percepibile non solo nel titolo dell’album (La routine dei guanti – Roma, guanti e Argento), ma anche nelle loro esibizioni live.