How To Dress Well @ Traffic Club [Roma, 6 novembre 2014]

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Attitudine e visual:

Nella giornata in cui le ennesime “apocalittiche” piogge torrenziali, tra disagi, strade allagate e ipotetiche “bombe d’acqua”, si abbattono su Roma, sembra ormai quasi doveroso non farsi prendere dal panico. Noi di Rocklab abbiamo così deciso di sfidare le intemperie e di lasciarsi trasportare dalle vibrazioni cangianti di Tom Krell e della sua creatura How To Dress Well. Dopo la momentanea chiusura del Circolo Degli Artisti per lavori di manutenzione straordinaria, la location è quella del Traffic Club e ad aprire le danze ci pensa Bruno Luno, progetto solista di Davide De Leonardis (già voce dei Masoko), accompagnato da altri cinque membri che, tra synth, chitarra, basso e batteria, inanella un discorso musicale fatto di testi intensi che sembrano celare qualcosa di profondo, a tratti nonsense, dolce e amaro, nell’intimismo cantautorale mescolato all’elettronica cruda e alle ritmiche mutevoli. È poi la volta dell’entrata in scena di Tom Krell…e sin da subito si percepiscono le sue imponenti doti vocali capaci di spaziare tra i toni più disparati con un piglio perfetto, quasi angelico, sottovoce e penetrante al contempo, mentre, coadiuvato da due validi polistrumentisti e da un batterista, tra violino elettrico, tastiere e drume machine, si compie l’esegesi electro-soul. Krell, che solo all’apparenza appare timido e riservato, alternando l’uso di due microfoni si contorce sul palco quasi a sentire tutta la potenza emotiva dei suoi brani e intanto è la forma confidenziale e colloquiale, tra interazioni e battute sia col pubblico che tra i membri della band, a prendere il sopravvento, restituendo un’atmosfera intima e familiare.

Audio:

Mentre un proiettore puntato sugli occhi di Krell gli dà del filo da torcere, amplificando la sensazione di calore, sono anche alcuni inconvenienti tecnici a creare ulteriori grattacapi come un ticchettio visibile dal monitor che sporca l’esecuzione e i problemi al microfono durante il bis.

Setlist:

La scaletta verte sul suo ultimo lavoro What Is This Heart? partendo con A Power, continuando con Face Again, Repeat Pleasure, Very Best Friend, Precious Love fino a Set It Right (brano contenuto in Total Loss). Il problema al microfono si palesa poi nel bis interrompendo l’esecuzione di Words I Don’t Remember, ma lasciando spazio a un’intensa ninna-nanna cantata a cappella e scritta per la figlia di un suo amico.

Momento migliore:

È quel suo fare amichevole e splendidamente “ordinario” col pubblico a colpire maggiormente, unitamente alla sua inconfondibile e profonda timbrica vocale.

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Pubblico:

Complice la situazione metereologica capitolina, la presenza di pubblico è davvero minima. Sono tutti ben raccolti e concentrati sotto al palco e senza esitazione alcuna infondono grande calore al gruppo. Questo colpisce anche Tom Krell che li ringrazia per essere stati quasi più presenti e calorosi del numeroso pubblico del suo live a Bruxelles di qualche sera prima.

Locura:

La maglietta bianca con un Kanye West ”faraonico” indossata da Tom Krell e che è stata la protagonista di divertenti gag e di apprezzamenti da parte del pubblico.

Conclusioni:

I brani di How To Dress Well rispecchiano appieno la sua esistenza e in fondo anche un po’ il vissuto di molti. Sono un flusso di sensazioni ed emozioni che scrutano l’amore e la vita in tutte le sue forme e che ben si palesano durante il concerto. Rappresentano una commistione di spirito black, danze più marcatamente e freneticamente elettroniche  e nenie delicate e cupe, senza però disdegnare una certa attitudine pop da classifica che a volte può quasi sembrare ruffiana e di non facile presa per alcuni ma che riesce anche a delineare interessanti e originali traiettorie sonore nella resa live. E nonostante le condizioni non ottimali e gli imprevisti, in una serata fatta di paradossi, è in definitiva la voce bianca dall’animo soul di Tom Krell a divenire il fulcro centrale di tutto, il cuore pulsante e vibrante dell’intero live.