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16 febbraio 2015 | Play it Again Sam | texas.uk.com |
Così come avevano fatto i Blondie oramai un anno fa, stavolta è il turno della band scozzese dei Texas tirare le somme di una carriera all’insegna della fedeltà al loro stile e al rock classico. La band della cantantessa Sharleen Spitteri ha rappresentato quasi un unicum nel panorama d’oltremanica: nata sul finire degli anni ottanta, venne alla ribalta della Uk Chart con la hit I don’t want a lover, che racchiudeva in tre minuti le sonorità della nascente scena musicale di Glasgow, che proprio in quegli anni cominciava la sua rifioritura.
In questa collezione i Texas propongono una registrazione nuova delle loro hit, che sembra togliere quello strato di polvere che rischiava di appannarne la bellezza. Proprio la loro prima hit è stata depurata da alcune sonorità tipiche della decade di plastica mentre è stata resa più presente la chitarra slide. Così anche la versione di Say What You Want, il loro pezzo più famoso, ha una maggiore impronta di basso, a svantaggio delle originarie avventure di contro-cori. Non perfettamente riuscita invece la versione di Black Eyed Boy, che cercando una sinuosità musicale non propria degli esordi sembra far perdere forza alla voce della Spitteri. Un pezzo come Halo invece sembra mantenere la forza della sua pubblicazione, a dimostrazione che la scrittura della Spitteri è sempre stata al passo con mutamenti della scena musicale, in grado di andare oltre le mode britanniche del momento. Infatti, se i Texas possono essere annoverati giustamente tra le rock band inglesi che hanno superato l’ondata Brit-pop, molto lo si deve alla classe, la bellezza e il talento della loro frontwoman, che dimostra ancora una volta particolare predilezione per la recitazione. Lo dimostra la promozione del nuovo bellissimo singolo “Start a Family” dove la ritroviamo in coppia col grande attore inglese Alan Rickman, che già aveva accompagnato la bella Sharleene nel video del pezzo promozionale In demand. Chiude la mia preferita: “Put Your Arms Around Me”, una delle ballate migliori degli ultimi 30 anni.
E’ un disco consigliato, perché parliamo di musicisti originali e di talento: se possibile in versione deluxe, dove i classici si alternano con le nuove registrazioni. Infine, andrebbe sottolineato il fatto di aver disegnato la storia in un unico percorso musicale.
[schema type=”review” name=”Texas – Texas 25″ author=”Emiliano Le Moglie” user_review=”4″ min_review=”1″ max_review=”5″ ]