Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
gennaio 2015 | bleuaudio odiodischi |
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Prima di ogni discorso inerente all’album, andrebbe spesa qualche parola per chi non solo produce ma si adopera nel promuove musica, quindi cultura, all’interno di contesti avari di soluzioni. Parliamo ovviamente di Parma e degli eventi a firma “Oltretorrentesonico“. In questo contesto i Luciferi sono sicuramente in prima fila. Ideatori di una serie di serate con l’intento di far rinascere la musica nell’entroterra Parmense. Non solo musica, ma un canale che possa veicolare tramite il fattore “Live” altre realtà culturali. Ed in Italia ne abbiamo grande bisogno.
Stiamo parlando di: Carlo Guareschi (batteria) Gabriele Ferrari (chitarra) e Davide Mora (basso), che già con il loro primo Ep (V) sviscerarono a fondo i temi inerenti ad una certa immobilità Emiliana nel proporre alternative musical culturali che possano elevarne la cifra. Oggi come allora si prodigano una commistione di stili adiacente alle esperienze di storiche etichette inclini al Noise-Rock quali: SST e 4AD. Siamo dalle parti di Jesus Lizzard e Slint dove la spigolosità di certo Post-Rock va ad abbracciare il Noise più genuino. Luciferi: come associazione di sonorità oscure, ma senza prendersi troppo sul serio, in barba ad un mondo “occulto” sovraesposto – non sorprendano dunque le campionature da Radio Maria. Strumentali: a sottolineare quanto un muro di suono possa comunicare più di mille parole.
L’album uscito per Bleuaudio Records e L’odio Dischi, è un vero crogiolo di attitudine e sperimentazione sonora contenente l’anima di quelle pubblicazioni di genere che imperversarono agli albori dei nineties. Il tutto impreziosito da una vena krauta mai celata. Qualcosa da tenere in grande considerazione.