Dirty Fingers – 250 Dollars

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Verona come Los Angeles o Londra. Per i Dirty Fingers non fa differenza, a patto che tutto venga mosso da quella passione inesauribile promulgata negli anni dai Metallica e dal basso di del vecchio Lemmy Motorhead. Passione per un suono dicevamo, e rispetto per lo strumento – non a caso il nome deriva dai pick-up “Dirty Fingers” montati sulla Gibson Explorer di Gabriel Grisanti.

Registrato agli Atomic Stuff Studios da Oscar Burato, ed uscito per la Logic(il)Logic, 250 Dollars si presenta come uno dei debutti Italiani di genere maggiormente riusciti. Del resto, in America se ne accorsero già qualche tempo fa, quando vennero trasmessi da “Iradio USA” una radio indipendente di New York. Gabriel Grisanti (Chitarra, Voce), Riccardo Menini (Chitarra), Edoardo Micheloni (Basso) e Giorgio Nuzzo (Batteria) decidono di cospargere le nove tracce del loro debutto, mediante una soluzione Hard-Rock/Rock’n’Roll/Heavy altamente infiammabile.

Un suono sporco, alcolico, che incontra l’iconografia da strip club dei primi Motley Crue (Back to the Move, Whiskey) aumentandone il tiro. Che abbraccia le venature Punk di matrice MotorheadianaExplosive Sound, 250 Dollars” come lo si farebbe con un vecchio amico incontrato in birreria. La band si dimostra persino abile nell’abbassare i ritmi – insomma, “Black Magic Night” sono i Metallica dopo una sbornia di malinconia Grunge. Un lavoro di genere davvero riuscito.