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4 maggio 2015 | Sub Pop | subpop.com | ![]() |
Chris Cheveyo nel 2010 abbandona il suo progetto Post-Rock, forse a corto di stimoli, più probabilmente stanco di quella scena, indirizzando i propri sforzi verso una rilettura delle radici Folk-Rock in salsa Blues. Un cambio radicale, certo, ma ispirato, sentito. Un incipit legato a quel seminterrato dove udì per la prima volta la voce di Rabia Shaheen Qazi, innamorandosene follemente. Il passo seguente, e fin troppo scontato, fu quello di mettere in piedi una band che ne esaltasse le qualità vocali, qualcosa incline al percorso stilistico che da qualche tempo frullava nella testa del nostro. Quando si dice: le occasioni arrivano quando meno te l’aspetti.
Nel 2011 esce il loro buon debutto “The Sun Dogs” – fra Folk e Garage Rock – senza lasciare troppe tracce al suo passaggio. Peccato, perché con questo secondo lavoro omonimo, la band alza nuovamente l’asticella. Qui, la voce di Rabia, figlia delle proprie influenze dichiarate: Billie Holiday e Ozzy Osbourne, sembra davvero essere il perno attorno al quale viene ricamato l’album. Il sestetto di Seattle, si muove in maniera leggiadra e maestosa attraverso le influenze di cui sopra, implementandole mediante un comparto chitarristico ben più Heavy – “Glory, Glory“, Sabbath vs Folk-Rock. Proseguendo per le strade psichedeliche tracciate da un altro indimenticabile sestetto i Jeffesron Airplane – le spiagge Californiane non sono più un miraggio in “Blind“. Concedendosi attimi di paradiso sulle dive del Mississippi, grazie ad episodi quali: “The Old Crow” e la conclusiva “Hirami”
Una delizia – quasi postuma, visto che la band si è sciolta il 30 marzo – che a giudicare dall’accoglienza riservata finora, sembra essere sulla via per ottenere il giusto plauso di critica e pubblico.