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22 giugno 2015 | Kompakt | theorb.com | ![]() |
Prosegue il viaggio elettronico iniziato da Alex Paterson nel 1988 e ormai stabilmente copilotato da Thomas Fehlmann. Moonbuilding 2703 AD è l’ultima esplorazione fantascientifica del progetto Britannico The Orb, oggi di nuovo sugli scaffali di casa Kompakt dopo lo sfacciato album ”Okie Dokie it’s the Orb on Kompakt” del 2005.
Lo scenario sonoro come da copione si inoltra in un labirinto di paesaggi Lunari e Alieni, un turbine di manipolazioni tra Dub, Psichedelia e Tech-Break senza negare influenze e tributi a personaggi storici quali King Tubby, Kraftwerk, Brian Eno e Can.
“Moonbuilding 2703 AD” non pecca di creatività e in quattro tracce allineate su 50 lisergici minuti, da vita a un mosaico di emozioni in moto perpetuo. L’apertura dell’album spetta all’ipnotico Dub-Break di “God’s Mirrorball”, un brano tecnico e incalzante che incorpora i cardini stilistici di tutto l’album.
Qualche colpo di scena si intreccia sui più antichi flussi melodici Ambient-House di casa Orb in “Moon scapes 2703 BC”, fino ad arrivare agli impulsi eterei e minimali di “Lunar Caves”. L’epilogo dell’album spetta alla title-track “Moonbuilding 2703 AD” che da libero sfogo alle menti compositive di Paterson e Fehlmann alle prese con un’atmosfera Jazz, maltrattata con classe tra abrasive linee di basso e sezioni ritmiche dal continuo cambio di rotta.
È dovere morale segnalare la versione vinyl-delux di “Moonbuilding 2703 AD” che oltre a due pregiate b-side contiene l’inedita “Dilla’s Moon Quake”, un personalissimo tributo agli storici campionamenti dello scomparso produttore d’oltreoceano J Dilla, fonte di ispirazione per The Orb così come per buona parte degli artisti del panorama break moderno.
Il motore creativo di Paterson e Fehlmann ancora una volta dimostra di non soffrire degli abusi e delle saturazioni dell’attuale mondo elettronico. La loro idea di offuscare i metodi classici di campionamento e remix non sorprenderà più ma continuerà ad essere un ricco marchio di fabbrica destinato a non estinguersi facilmente.