The Lu Silver String Band – The Soul Comes Back To Boogie

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Luca Donini in arte Lu Silver è un puro. L’ex cantante degli Small Jackets – con i quali ha inciso i primi tre splendidi “Play at high level” (2004), “Walking the boogie” (2006) e “Cheap tequila” (2009) – è uno di quegli artisti che concepisce il Rock con un filo di nostalgico orgoglio. Qualcosa di variegato, che non ha solo a che fare con la devozione, ma che lascia scorgere negli occhi del nostro tutta quella passione sincera e quell’umiltà nel “creare” con gli strumenti che di rado si può toccare con mano.

Insomma per Lu è: Blues o morte. Una bandana o un cappello à la Nick Royale in testa – che lui ha conosciuto bene suonandoci spalla con i sopracitati Small Jackets –, e tanta passione per la Detroit degli anni d’oro. Sullo sfondo i Grand Funk Railroad,  in testa i Black Crowes – tanto per spiegarne l’estetica, ma solo in parte. Sotto l’ala benevola della Go Down Records – che già diede alle stampe l’esordio “Voices, harmony, silver strings” –, il nostro implementa oggi le sonorità di un esordio che lo vide alle prese con una vasta strumentazione tra cui: pianoforte, armonica, sassofono, hammond e mellotron, portando tutto al livello successivo.

Una “Overture” sognante, ed eccoci battere gli stivali sul legnoso pavimento di qualche Saloon disperso fra le brulle praterie americane – “Just Another Day“. Poi arriva intramontabile il Boogie, e l’artista romagnolo possiede una sua ricetta in merito. Un vero mix di quei sentori detroitiani apprezzati in Cheap Tequila – l’ultimo album degli Small Jackets, prima di intraprendere sonorità più Heavy – che qui vengono abbozzati in “Turn Me On” e dolcemente cesellati nella seguente “Walking On A Dream” – ve la ricordate “Wintertime“? E’ però con “Life Is A Strange Game” che la String Band alza il livello, aprendo alla maniera dei Lynyrd Skynyrd – quelli di “Sweet Home Alabama” –, proseguendo baldanzosi come novelli Stones e chiudendo il loop psichedelici come non mai.

In tutto questo Lu non è solo, ma accompagnato da gente che sa il fatto proprio. Parliamo di Alessandro Tedesco (già chitarra di OJM e Incolti), El Xicano (chitarrista e cantante degli Australia), e Matt Drive alla batteria. E voi, cosa aspettate a tornare al Boogie?