Pere Ubu – Elitism For The People (1975-78)

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I Pere Ubu non necessitano di particolari introduzioni. Il primo aprile di quest’anno si sono esibiti presso il Locomotiv Club di Bologna in occasione di alcune date europee per la presentazione del cofanetto Elitism For The People.

Inutile pure soffermarsi sulle origini del nome e sui possibili rimandi e connessioni affini, Alfred Jarry e L’Ubu Roi sono ormai storia ben nota.

La musica dei Pere Ubu scorre ed è organizzata in senso pittorico, come colore su una tela, una tinta decisa, densa, materica, in grado di svelare la compiutezza di un’ opera guidata da forze interiori determinanti.

Qualcuno qui ritroverà forse un cenno al famoso scritto di Andy Gill per New Musical Express, che parlò degli Ubu come l’ unica band al mondo di “Rock n’Roll Espressionista”, in grado di unire in egual misura tratti provenienti sia dal Rock che dalla musica concreta in un suono che trae la sua potenza dalla coscienza lavorando inoltre su diversi livelli della stessa, fino a quel momento inesplorati dalla Popular Music – eravamo nel 1978.

Il riferimento all’Espressionismo tout court risulta interessante, e ci permette di cogliere alcuni dei tratti fondamentali della band. Non a caso Caligari’s Mirror da Dub Housing presente nel box trattato, si riferisce al capolavoro cinematografico di Robert Wiene del 1920, Il Gabinetto del dottor Caligari. L’ondata New Wave in cui i nostri vengono inclusi, aveva sicuramente ben care e chiare alcune delle sensazioni e delle tematiche espresse dai Pere Ubu, ma bisogna affermare con viva convinzione l’assoluta unicità di questa band, quindi, perché privarsi di The Modern Dance, Dub Housing, The Hearpen Singles e persino del live d’annata Manhattan? Per giunta in questa qualità? Non c’è motivo credetemi, so per certo che già ne siete consapevoli.