L’attesa prolunga il piacere, ma può anche essere snervante. Ne sanno qualcosa gli amanti dei Radiohead, che da cinque anni aspettano il seguito di “The King Of Limbs”. Ma ora pare che il countdown volga finalmente al termine. E come sarà questa nuova opera? Come sarà il nono album in studio dei Radiohead? Al momento, ne sappiamo veramente poco. Certo, il brano “Spectre”, composto dalla band appositamente per l’ultimo film della saga di 007, e successivamente scartato in favore di “Writing’s On The Wall” di Sam Smith, fa ben sperare sullo stato di salute compositiva di Thom Yorke e soci (più degli inediti suonati dal vivo di recente, come ad esempio “Desert Island Disk”). Poi c’è anche la storia della nuova società fondata dalla band (lo fanno ormai per ogni album in uscita: è un modo per proteggere i passati guadagni ed evitare eventuali bancarotte). Insomma, sul disco sappiamo poco e niente, ma sembra che la data di pubblicazione sia alle porte.
In più, la band ha fatto circolare in rete alcune cartoline che riportano in grande la scritta “Burn The Witch”, assieme ad altre liriche che farebbero parte di un vecchio inedito della band, rimasto sempre nel cassetto. Che sia giunta per i Radiohead l’ora di purificarsi dai propri demoni, e dai propri incubi, magari pubblicando il disco più catartico della loro carriera? Chi vivrà vedrà. Nel frattempo l’attesa continua. Alcuni sostengono che l’attesa prolunghi il piacere, altri che l’attesa sia essa stessa il piacere. Cosa assai probabile, se il nuovo disco dei Radiohead si rivelerà una fregatura. Resta il fatto che la strega, chissà per quanto, può ancora dormire tranquilla. Ora come ora, Il fuoco è bello che spento.