Kaytranada – 99,9%

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Si potrebbe benissimo dire che negli ultimi anni Flying Lotus sta all’IDM come Kaytranada sta all’R’n’B. Giovane rivoluzionario stilistico, il nostro canadese ha scatenato su tutti fin da subito un hype con pochi precedenti. Scoperto per un cliccatissimo remix di If di Janet Jackson, opener di qualche data del Rebel Heart Tour di sua maestà Madonna, remixatore e comparsa di tantissimi nomi dell’electro contemporanea posata ma che non disdegna mai qualche sculettata in dancefloor (AlunaGeorge, Tensnake, Katy B, ma anche Pharrel, Kool & the Gang, the Internet). Dopo un saluto discutibile alla Boiler Room, un altro imprescindibile in una session della Mixmag, Louis Kevin Celestin taglia finalmente il traguardo del primo attesissimo album.

Gli ingredienti sono tutti quelli che popolano un certo tipo di R’n’B contemporaneo, mischiato con la bass music, l’Uk-Garage e diverse derivazioni black che vanno dall’hip-hop al caraibico.

Un album pieno zeppo di ospiti famosi e misconosciuti, vibrazioni e frequenze fresche e contemporanee che non sfociano mai nella dance spinta, limitando il corpo ad un’esotica ondeggiata da cannabis.

Ottimo il risultato con Craig David, mentre “Together” (con AlunaGeorge) fa letteralmente decollare il disco in questa orbita groove caratterizzata da una scarna componente ritmica sulla quale le impronte vocali compiono decise piroette stuzzicate solo da accenni di synth. Con “Drive me Crazy” (feat. Nick Mensa) siamo in pieno territorio hip-hop, mentre altre sperimentazioni escono con “Weight Off” (feat. BADBADNOTGOOD) con il suo electro-funk spezzato. Altra piccola gemma R’n’B quella con Phonte, nella quale i synth sono ormai quelli della classica matrice di Kaytranada, di KFJ, dell’ultima Rihanna, di Jamie Lidell e delle ultimissime prove di nostra signora Beyoncé.

La filosofia del beat, del break, di tracce appena accennate, di musica calda con incredibili inserti disco-music(“Breakdance lesson n°1″) , di i beat composti al contrario con quel tipico effetto d’improvvisa asciugatura del suono.

Attesissimo anch il feat. con Anderson .Paak che però, personalmente, è passato in secondo piano rispetto ad altre collaborazioni più eteree. “You’re the one” (feat. Syd) è una gradevole synth-pop song dalle leggere pulsazioni, mentre “Bullets” (feat. Little Dragon) chiude il disco con un marcato sapore di trip-hop accelerato.

99,9%” è un album che ti stupisce ma forse non fino in fondo, l’enorme hype che si è creato attorno a Kaytranada è stato ripagato dalla sapiente scelta dei vari featuring. L’artista stesso ha detto alla BBC1 che il titolo dell’album deriva dal fatto che non si sente mai completamente soddisfatto sulla finitura dell’opera. Forse per il fatto che non c’è una precisa e facile orecchiabilità, forse perché all’inizio ogni brano sembra freschissimo e poi quando inizia a sembrare ripetitivo si da una leggera scossa. Molleggiato ma non troppo. Comunque figo.

Data:
Album:
Kaytranada - 99,9%
Voto:
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