Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
30 Settembre 2016 | This is Core Records | anharbor.com |
Voce graffiante, innegabilmente bella. Pianoforte, chitarra e ritornelli che entrano e restano nelle orecchie. ”May”, disco d’esordio di “An Harbor” aka Federico Pagani, possiede tutte le buone qualità insite nel Pop-Rock, incluse quelle venature mainstream made un U.S.A. Prodotto dalla This is Core Records l’album contiene otto tracce tutte ricche d’ intensità, semplicemente romantiche e ben strutturate. Il lavoro poggia su una solida base Pop, impreziosita da tastiere e inserti elettronici pensati per ravvivare il semplice binomio voce/chitarra. Importante è anche il lavoro di produzione alle spalle, nell’intento di fornire spessore a pezzi senza dubbio orecchiabili, oseremmo dire radiofonici.
Fin dall’opener “Minerva Youth Party”, proseguendo con “Like A Demon” e “The Highest Climb”, ciò che emerge è una voce notevole, energica, quasi inscindibile dalle emozioni evocate dalla musica. Una tale estensione vocale basterebbe da sola, senza aiuti alcolici, per dare una marcia in più a buona parte delle uscite nostrane di genere (Pop).
”May” si lascia preferire negli episodi più semplici e diretti, come nella conclusiva “Not Made of Gold”. Quando invece il processo di costruzione risulta troppo manipolato, seppur coerente con certe inclinazioni Electro-Pop dei nostri tempi – come accade in “Shine Without a Light” –, viene meno la personalità e quell’aroma cantautorale che dona profondità alla struttura dei brani. “May” è un album che per sonorità, produzione e promozione punta sia alla classifica che ad allargare i confini del Pop italiano, magari sfociando in acque internazionali.