Marilyn Manson: Bibbia e politici strappati

Marilyn Manson è un furbacchione. Dopo aver annunciato il rilascio del nuovo album intitolato “Say10” per il 14 Febbraio prossimo, il “reverendo” ha deciso di sfruttare il clima elettorale per togliersi il proverbiale sassolino dalla scarpa e farsi un po’ di pubblicità – e ce ne fossero di uomini marketing come quelli alle dipendenze del signor Warner.

Infatti, mentre gli americani cominciavano ad affollare le urne per stabilire chi sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, l’anticristo superstar decideva per il teaser molesto. Lo spezzone in oggetto è tratto dal video della title track di “Say10” ed è un’allegoria gotica (e gore) dal messaggio inequivocabile.

Diretto da Tyler Shields (“Final Girl“) il video, in base al ritaglio visionato, si presenta come un tripudio d’iconografia Mansoniana. La bibbia strappata – ricordate il video di “Antichrist Superstar“? –, il trono, il sangue e una sorpresa. Del resto, per chi nel tempo ha imparato a riconoscere i messaggi lanciati dal nostro, non sarà stato difficile riconoscere quel corpo decapitato che appare sul finale dello spezzone – Spoiler [Non è Hillary Clinton]. E poi lo sanno tutti che Donald Trump non gli è mai stato simpatico, gli ricorda il nonno (satira) –  Brian non era un cattivo bambino, e non è cresciuto a xanax ed esorcismi come pensate, anzi era una piccola creatura dell’Ohio: che però aveva un nonno zoofilo e sadomasochista capace di concentrare le proprie perversioni nello scantinato di casa.

Al Daily Beast dichiarerà che si tratta “solamente” di: “Atti disperati di persone che credono in qualcosa predicato da un non credente“, ma in realtà il discorso è più ampio, quasi come le sfaccettature di un personaggio del Grand Guignol parigino. In questo contesto il nostro esercita la funzione imprescindibile del giullare nel tentativo di svegliare le coscienze (?!) di un’America che si rivela così arretrata quando si tratta di ragionare su: religione, politica e sessualità. L’ha sempre fatto il buon Brian, ha sempre seguito la via della mano sinistra (Cit.) fin dai tempi dell’Heritage Christian School, dove spacciava zucchero – si perché era proibito, anche se nessuno ha mai capito il nesso. Forse una cosa tipo: il diabete è l’arma del demonio.

Brian (e non Marilyn) questa volta vuole fare le domande giuste, si sente un artista americano in grado di fornire una versione dettagliata dei fatti; solo che poi ha preso il sopravvento quell’altro, quel Marilyn, e niente se ne sono andati anche questa volta fior di dollaroni per il sangue finto.

Qui la recensione del precedente “The Pale Emperor”